2009
Nel 2009 ho iniziato con entusiasmo ad applicare il protocollo biologico nel mio terreno di Bergamo. Un piccolo appezzamento ben esposto e soleggiato che si prestava molto bene a questa pratica.
La mia filosofia di poter fare vini di qualità senza utilizzo di sostanze dannose per l’ambiente mi spinge ad andare oltre. Da anni stavo seguendo con interesse i sempre più frequenti successi dei nuovi vitigni resistenti alle malattie resi disponibili negli ultimi decenni dalla ricerca. Continuo pertanto a documentarmi e a girare tra un vigneto e l’altro per parlare con i vignaioli dei loro vini prodotti davvero in maniera naturale e vengo in contatto con i più importanti ricercatori dei principali Istituti di ricerca.
2013
Nel 2013 decido quindi di piantare nel mio terreno tre varietà di questi vitigni, per verificare di persona se veramente quello che ho letto e sentito fosse vero. Voglio spingere al massimo la mia ricerca e quindi non eseguo alcun trattamento per tutto l’anno. Quello che scopro è davvero sensazionale. Le viti crescono forti, sane e senza alcun accenno di malattie. Le uve hanno la buccia molto spessa, faccio seccare alcuni grappoli di uva per verificare le potenzialità di appassimento. Gli acini resistono per alcuni mesi disidratandosi ma senza rompersi, ottimo per produrre passiti di qualità.
2014
Nel 2014 pianto un’altra varietà in quantità maggiori, anch’essa cresce come le altre, nessun trattamento e nessun problema con le malattie. Con le uve inizio a fare alcune microvinificazioni per testare il potenziale enologico, con ottimi risultati, ci sono profumi nuovi, aromi che sono diversi dai soliti conosciuti. Sono nati dei vini che prima non esistevano, con corredi aromatici propri. E’ quindi l’ora di iniziare una produzione più sostenuta. Nel frattempo in Lombardia viene permesso finalmente di coltivare le prime varietà di viti resistenti dopo il loro precedente ingresso nel Registro Nazionale delle varietà di viti. Nuovo paragrafo
Nel 2015 nell'Oasi naturale della Valpredina nel Comune di Cenate Sopra (BG) nasce così NOVE LUNE, azienda vitivinicola con lo scopo di coltivare e vinificare solo uve che non necessitino di alcun trattamento chimico (da “No veleni” a “Nove lune” il passo è breve…). E’ l’anno del primo grande impianto con quattro varietà, tre bianche ed una rossa. Mi aspetto molto da questo vigneto perché giace nelle condizioni ideali per sfruttare tutte le potenzialità dei vitigni. Ovviamente nessun trattamento viene fatto e le viti affrontano da sole tutte le avversità.
Nel 2015 completo uno studio per l’Università di Milano durato un anno su tre varietà che conferma la totale resistenza alle malattie fungine e un corretto equilibrio vegeto-produttivo. L’analisi sensoriale delle microvinificazioni evidenzia un alto livello qualitativo dei vini, i quali risultano molto apprezzati da tutti i giudici.
Parallelamente faccio appassire una varietà per la produzione di un vino dolce. L’uva si disidrata perfettamente per mesi rimanendo integra con notevole accumulo zuccherino (circa 400 g/L a Natale !). Decido che è ora di vinificare e il risultato è davvero sensazionale. Un passito che non teme confronti con nessuno.
2016
Nel 2016, convinto dai successi ottenuti, continuo l’impianto raddoppiando il vigneto e inizio la costruzione della nuova cantina di vinificazione ecocompatibile, dotata dei migliori accorgimenti tecnici per la produzione di vini di pregio nel massimo rispetto dell’ambiente.
2017
Nel 2017 viene ultimata la nuova cantina di vinificazione dotata di tutte le migliori tecnologie di vinificazione.
La struttura è stata studiata e realizzata per ridurre l’impatto ambientale e massimizzare il risparmio energetico.
La prima vendemmia di Nove Lune conferma l’ottima qualità dei vitigni scelti.
Nascono i miei primi tre vini:
310, un bianco vinificato in acciaio
Rukh, un orange wine vinificato ed affinato in anfore di terracotta
Theia, un passito bianco.
Al Theia viene assegnata la Rosa d'oro dalla guida Viniplus di AIS, massimo riconoscimento assegnato dalla guida.
Ad Aprile sono state messe a dimora le prime barbatelle di Solaris ad una quota intorno ai 1.000 metri di altitudine nel Comune di Pizzino (BG). Rappresenta uno dei vigneti più alti d'Italia.
A Novembre vengo eletto Presidente di “PIWI Lombardia” l’associazione neonata che riunisce i viticoltori che utilizzano vitigni resistenti della Lombardia.
2018
Nel 2018 tutti i vini ottengono la certificazione biologica: 310, Rukh, Theia e l’ HeH, l'ultima creatura di Nove Lune, un vino frizzante col fondo realizzato con metodo ancestrale. Stupisce per la grandissima bevibilità e freschezza. Un vino senza zuccheri né solfiti aggiunti, completamente naturale.Al Theia viene assegnata la Rosa d'oro dalla guida Viniplus di AIS, massimo riconoscimento assegnato dalla guida e le 4 viti della Guida Vitae massimo riconoscimento a livello nazionale.
Theia e Rukh ottengono la medaglia d'oro al Concorso internazionale dei vini Piwi tenutosi in Germania.
Continua la sperimentazione in cantina con il vino rosso e inizia la produzione dello spumante metodo classico.
Inizio la sperimentazione in campagna su due nuove varietà resistenti di ultimissima generazione.
2019
Nel 2019 vengono messe a dimora le prime piante di Solaris ad Asiago (VI) a oltre 1000 metri di altitudine per un test.
Continua la sperimentazione in cantina con il vino rosso e la produzione dello spumante metodo classico.
Inizio la sperimentazione in campagna su tre nuove varietà resistenti di ultimissima generazione.
2020
Nel 2020 finalmente la prima annata dello spumante biologico COSTA JELS
viene portato nella omonima miniera per il lungo riposo sui lieviti che durerà 5 anni.
Viene prodotto l'AMARO MISMA, primo amaro del mondo ottenuto da un vino Piwi.
Il
BOSCO VITATO diventa realtà. Piante di Souvignier gris vengono messe a dimora per formare quello che sarà un vero e proprio bosco dove le piante crescono ad alberello senza fili, ancore, ecc.
Iniziamo l'ibridazione di due varietà resistenti per ottenere una
nuova varietà resistente nostra
da omologare
Continua la sperimentazione in cantina con il vino rosso
Continua la sperimentazione in campagna su alcune nuove varietà resistenti di ultimissima generazione.
2021
Nel 2021 viene prodotto KAL,
nuovo orange wine con affinamento parte in anfora, parte in cemento all'interno del nostro ovetto "Kalimero" e parte in barrique di rovere francese.
Continua la selezione dei nuovi incroci fatti da noi per ottenere una nuova varietà resistente nostra da omologare
Iniziamo la vinificazione in purezza di una nuova varietà bianca resistente che abbiamo selezionato negli anni precedenti
Continua la sperimentazione in cantina con il vino rosso
Continua la sperimentazione in campagna su alcune nuove varietà resistenti di ultimissima generazione.
2022
Continua la selezione dei nuovi incroci fatti da noi per ottenere una nuova varietà resistente nostra da omologare
Continua la sperimentazione in cantina con il vino rosso e con la nuova varietà bianca
Continua la sperimentazione in campagna su alcune nuove varietà resistenti di ultimissima generazione.
2023
Nel 2023 esce Deva, orange wine da nuova varietà resistente coltivata a Nove Lune. Particolarissimo e non esistente prima l'affinamento per solo 49 bottiglie di questo vino.
Continua la selezione dei nuovi incroci fatti da noi per ottenere una nuova varietà resistente nostra da omologare
Continua la sperimentazione in cantina con il vino rosso e con la nuova varietà bianca
Continua la sperimentazione in campagna su alcune nuove varietà resistenti di ultimissima generazione.
Vi aspetto con entusiasmo per condividere con me questo appassionante percorso.